Una scultura di cibi organici

Per contrastare l'assurdo spreco di fertilizzanti che sono dannosi non solo per l'ambiente ma anche per i nostri organi e per soddisfare la sempre maggiore richiesta di cibi organici ed a impatto 0, Rafael Fernando daSilva e Débora Nogueira hanno progettato questo particolare oggetto di arredo.

Può sembrare un semplice oggetto decorativo, può sembrare un lampada, ma sostanzialmente è un orto biologico!

Con alla base una piccola riserva d'acqua, l'orto biologico da interno è costituito da due serpentine che formano una spirale. Al loro interno scorre una piccola quantità da'acqua, necessaria a tenere alla giusta umidità i semi delle varie piante che vengono inserite nelle apposite fessure.

Un oggetto solo che mette assieme illuminazione, ecosostenibilità e design!




iTANDEM. I figli in bici in modo attivo

Avete mai corso in bicicletta con un bambino sul sellino?

Certo, con i sellini di "ultima generazione" sicuramente la comodità non manca, ma perchè non far fare un pò di attività fisica anche a questi bambini? A meno che non abbiano 8 mesi...

Stimolato da queste domande un giovane papà di Portland, amante della bicicletta, ha brevettato iTandem, un Tandem con qualche piccola modifica derivato da itChair, una bicicletta richiudibile pensata per il trasporto divertente e comodo dei figli.
Su questa bicicletta il bambino non stà seduto nel classico sellino ma su una sella vera e propria.

Un'altra coppia di pedali collegata a quelli principali da una catena aggiuntiva permette ai bambini di deventare perte attiva della pedalata, in modo sicuro e divertente.

Un modo sicuramente interessante di portare in giro i figli per la città senza dover avere il pensiero che finiscano chissa dove o senza far fare un giro da totali spettatori.
Anche ad un'età minima iTandem aiuta notevolemente a prendere confidenza con i movimenti della pedalata, per far sì che i bambini memorizzino e comincino ad essere autosufficenti molto prima.






ORKYS, l'orchidea che fa luce

Prendendo spunto da uno dei fiori, a mio parere, più belli la designer francese Vivien Muller ha creato Orkys, una lampada a che sembra un'orchidea.

Un'idea semplice, utile, che decora la casa e che non inquina. Orkys funziona infatti a celle fotovoltaiche istallate sulle foglie che garantiscono un'ottima illuminazione per diverse ore. Un regolatore di intensità infine garnatisce il massimo risultato in ogni ambiente con il minimo spreco.

Un design semplice e "duttile"; le foglie el il gambo sono infatti modellabili, in modo da integrarli perfettamente in qualsiasi angolo della casa.

A meno che tu non viva in un paese dove il sole splende per 10 minuti al giorno questa lampada fa al caso tuo!




IPV. L'era del binomio spostamento-consumo è finita!

E' ormai giunto il momento di dare una svolta importante alla mobilità alla quale siamo abituati.
Viene automatico associare la parola mobilità alle parole benzina e consumo ma, visto come si sta comportando negli ultimi anni il pianeta terra bisogna cambiare queste associazioni di parole. Subito.

I continui segnali, i terremoti, gli uragani, i tifoni, le alluvioni, lo scioglimento dei ghiacci e il clima sempre più pazzo dovrebbero far riflettere. Molte delle colpe vanno attribuite anche alle emissioni di CO2 dei mezzi di trasporto che, per assurdo, producono quasi il 50% dell'inquinamento mentre sono fermi o sistanno fermando, al semaforo, in coda o in frenata.

Da molti anni sono state progettate e testate auto ibride, elettriche e addirittura a marijuana ma sempre senza scarsi risultati sicuramente non dati dalle prestazioni ma dai troppi interessi legati al mondo della mobilità; non sono molto ottimista anche in questo caso ma la speranza è sempre l'ultima a morire!

Il designer Philipp Siebourg ha progettato IPV (Induction Powered Mobility), un progetto per una mobilità ad induzione, senza consumi e soprattutto senza inquinare.

Il progetto consiste in una pavimentazione urbana e a delle auto a magneti che si spostano grazie all'attrazione dei due corpi. Un modo di spostarsi veramente a impatto 0.

Basta salire sul mezzo, impostare la destinazione e godersi il viaggio, senza doversi preoccupare della guida, dei semafori e delle altre auto; addio stress, addio aria irrespirabile in città e addio constatazioni amichevoli!








ARBO ARCHITETTURA. Una casa da coltivare.

Come può un'architettura rispettare fino in fondo l'ambiente?

Solamente quando riusciranno a coesistere assieme senza essere l'una nociva per l'altra.
L'esperienza però insegna che è più una relazione univoca che biunivoca (la costruzione può nuocere all'ambiente...l'ambiente solo con i grandi eventi come sisma, alluvioni, uragani!)
Un gruppo di giovani architetti tedeschi, tra i quali Oliver Storz, Ferdinand Ludwig e Hannes Schwertfeger, hanno ideato una casa fatta di alberi naturali 'viventi'.

Inizialmente agli alberi coltivati viene applicata una struttura di sostegno convenzionale, che può essere rimossa dopo la loro crescita. Si tratta di "Arbo-architettura" (o costruzione di botanica). Ai giovani alberi di salice viene innestata un sistema di elementi metallici a sostegno dei carichi che vi saranno applicati.

Non appena gli alberi diventano abbastanza forti per sostenere la torretta da soli, le radici saranno tagliate per trasformare l'architettura in un singolo organismo.

L'Arbo-architettura, con il relativo progetto naturale e sostenibile, dà semplicemente una nuova dimensione alle case-albero contemporanee.








BATHBINECO² porta il design nella spazzatura

La raccolta differenziata sta piano piano diventando (finalmente) una priorità di molti comuni italiani.

Abitando in provincia di Treviso ormai sono abituato ai vari cassonetti con i diversi colori e, se volgiamo salvaguardare il nostro pianeta dobbiamo agire tutti quanti, non pretendere che lo facciano solo le grandi aziende o sperare che i politici risolvano tutto.

Il designer Sébastien Maleville cerca di portare un pò di design anche nella spazzatura disegnando BathbinEco², un pratico cestino da 30 litri totali diviso in due cestini più piccoli, uno per i rifiuti secchi e l'altro per quelli umidi.

Anche i colori di BathbinEco², il bianco e il verde, ricordano molto l'attenzione che bisogna dare all'ambiente.

Un bel modo per "sdoganare" la spazzatura e sensibilizzare divertendo sui un tema importante.







CINCO. Il nuovo punto di ritrovo per i centri urbani

Spesso con i caldi di questi giorni capita che passeggiando per la città si cerchi un punto di ristoro ma non si trovi mai niente per cinque minuti di relax.

Allo stesso modo quando si esce per una giornata intera per una visita ad una nuova citta con tutta la famiglia si vorrebbe trovare u posto dove poter sederci e mangiare il mitico pranzo al sacco portato da casa. Anche in questo caso spesso ci si accontenta degli scalini...

Per colmare queste lacune la designer Helena Bueno assieme con Heinz Muller ha disegnato Cinco, un simpatico fiore interamente costruito in alluminio anodizzato che permette a chiunque di riposarsi per alcuni minuti.

All'apparenza un tavolino con una luca sopra Cinco letteralmente si apre ed offre delle comode sedute a cinque persone. Alimentati da pannelli solari posti sopra ai petali, i LED illuminano l'area circostante per creare un punto di ritrovo anche nelle ore serali.

Dopo i fiori Wi-Fi di Toyota e a Kaphar, anche Cinco cerca di portare un pò di divertimento e di colore nei centri città!








Bando di concorso per un design sostenibile


In occasione della terza edizione dell’evento–mostra "La Casa del III Millennio" la CNA di Prato intende esplorare le espressioni di un nuovo approccio etico e responsabile al design e alla produzione di tutti gli elementi che compongono il nostro habitat.

Per questo indice un concorso di idee per la progettazione e la realizzazione di oggetti e/o sistemi di design che rappresentino una rivoluzione/evoluzione dell’Etica dell’Abitare proponendo una Nuova Estetica del Vivere.
Il concorso e tutti gli eventi ad esso collegati rappresenteranno l’occasione per riflettere sulle possibili espressioni di un nuovo concetto di sostenibilità che oggi non significa preoccuparsi univocamente di efficienza energetica del prodotto o di ecologicità dei materiali, ma vuol dire tornare ai “fondamentali” cioè al valore reale, alla funzione essenziale degli oggetti che ci circondano.

La partecipazione è aperta a studenti, professionisti, artisti, società e/o studi, che svolgano attività nell’ambito dell’architettura, dell’ingegneria e del design, e il termine ultimo


per la ricezione proposte è fissato al 28 settembre 2009.
Tra le proposte inviate saranno selezionati 7 progetti vincitori del concorso, cui corrisposto un premio di 1.000,00 Euro.

I vincitori del concorso accederanno ad un workshop di sviluppo del progetto da loro presentato (che si terrà tra il 15 ed il 17 ottobre), che sarà diretto dallo studio di Salvatore Re Architects, dall’architetto olandese Frits van Dongen e da alcuni membri del comitato scientifico supportati dalle aziende della CNA che realizzeranno i prototipi.

Obiettivo del workshop sarà quello di affinare i progetti vincitori nell’ottica della messa in produzione da parte delle aziende della CNA e di farli divenire parte integrante dell’allestimento dellla mostra La Casa del III Millennio che si terrà nell’Urban Center di Prato dal 4 Dicembre al 20 Dicembre 2009.
I 7 vincitori saranno ospiti della CNA per tutta la durata del workshop che si terrà a Prato dal 15 al 17 Ottobre 2009.
I progetti vincitori saranno pubblicati estesamente nel catalogo bilingue della mostra ed avranno visibilità nell’attività di comunicazione dell’evento con pubblicazioni su riviste e web magazine di settore.


Il concorso mira all’individuazione e alla messa in produzione, da parte delle aziende confederate con la CNA di Prato, di oggetti e/o sistemi progettuali innovativi nell’ambito del design sostenibile. I prodotti ammessi al concorso dovranno interessare il sistema casa e dovranno appartenere ad una delle seguenti 7 categorie:
  • mobili e complementi d’arredo
  • illuminazione
  • arredi e complementi per il bagno e la cucina
  • arredi e complementi da giardino
  • sistemi di rivestimento, pavimenti e finiture in genere
  • sistemi di partizione interna ed infissi
  • sistemi domotici, automazioni e impianti

I prodotti delle 7 categorie dovranno rispettare requisiti fondamentali per l’ammissione al concorso, e cioè dovranno essere concepiti in modo che:
  • siano facilmente industrializzabili e commercializzabili dalle aziende artigiane della CNA di Prato
  • soddisfino i bisogni primari
  • siano funzionali e vivibili nelle situazioni quotidiane
  • trasmettano un forte messaggio di creatività e innovazione
  • abbiano un elevato potenziale di comunicazione interattiva e/o ricreativa
  • promuovano la sostenibilità sul piano del consumo di energia e della protezione del clima
  • utilizzino preferibilmente materiali di scarto provenienti da altre produzioni, in particolare quella del tessile.

Per informazioni e bando: www.po.cna.it

MINT HORN. Amplificare la musica senza amplificatore? Si può!

Da qundo qualche anno la Apple ha introdotto nel mercato l'iPod, il primo lettore mp3, le abitudini di tutti gli appassionati di musica (e non) sono letteralmente cambiate.
E sono cambiate molto anche le idee e i progetti dei migliori marchi di produzione di materiale acustico e non solo. E' partita una vera e propria caccia al gadget con le varie aziende che si contendono l'oggetto più innovativo.
Dalle casse portatili alla custodia, dalla sveglia al pianoforte.

Se dovessi fare una classifica metterei Mint Horn sicuramente sul podio.

Prendendo ispirazione dal fonografo il designer Jongchul Kim ha ideato questo comodo ed ecologico amplificatore. Basta posizionare la cuffia del nostro lettore nello spazio apposito e la musica si amplifica naturalmente, senza bisogno di alcuna alimentazione elettrica o di qualsiasi altra forma di energia.

Costruito in morbido materiale flessibile, il Mint Horn è facilmente smontabile e modellabile in base alle singole preferenze.

Pensare che fino a cinque anni fa bisognava avere un impianto Hi-Fi per ascoltare musica in modo decente ed ora con due oggettini piccolissimi sa fa tutto...






WITCHES BROOM. Muoversi in skate senza fatica

Se credi che l'idea di spostarti in città con lo skate o con i pattini sia pessima ti stai sbagliando.

Senza considerare il fatto che ti fa risparmiare, ti tiene in forma e non inquini, girare con questi mezzi " a rotelle" è un'esperienza del tutto unica; si vede la città da un altro punto di vista ma soprattutto... si vedono le macchine in coda e si gode!
Un pò come la bicicletta me senza il problema del parcheggio!

Ma che fatica! Ok la bici, ma tutta questa fatica no!

Per evitare di far troppi sforzi, e per aiutare soprattutto si sposta in delle città collinari arriva “Witches Broom”, una genialata dell designer Maria Roland Reininger che ha pensato ad una semplice ruota con un manico attaccato.

Detta così sembra abbastanza inutile ma se pensiamo che la ruota gira grazie ad un motore elettrico interno e che il "bastone" si adatta perfettamente alle varie esigenze d'uso il discorso cambia notevolmente.

Ci si sposta agevolmente ovunque, senza fatica e volendo rimanendo anche seduti.

Una volta arrivati in ufficio basta smontarlo e riporlo anche in un cassetto, occupa pochissimo spazio.

Preparatevi a divertirvi!







Il nuovo caschetto by Lacoste. Salva la vita e l'ambiente

Un elemento da non scordare mai quando si viaggia in bicicletta è il caschetto.
E' vero, a volte è assolutamente inutile e contro una macchina che si catapulta davanti non aiuta un granchè, ma a volte può essere fondamentale.

Il designer Kyle J. Ferguson in collaborazione con Lacoste a disegnato questo casco, che combina un'elegante e raffinata estetica con il rispetto dell'ambiente.

Il casco è formato da quattro strati: all'esterno una comoda lana, utilizzata sia per un fattore estetico sia per una maggiore traspirazione.
Andando verso l'interno troviamo uno strato di plastica, rigorosamente biologica, dura e lisca, per permettere alla testa di scivolare in caso di cadute e non di "aggrapparsi" a qualche imperfezione del terreno.
Ancora più all'interno si trova uno spesso strato di sughero a bassa densità che ammortizza e distribuisce gli urti e per finire un rivestimento ergonomico a base di schiuma di soia che garantisce il massimo comfort.

Per essere alla moda anche quando si viaggi in bici, per essere sicuri e per rispettare l'ambiente!




 
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